24 set 2008

La Podina

Prima di recarsi definitivamente in Brasile, Candido acquistò uno strumento nella città di Rovereto (TN) che sarebbe stato estremamente utile nel nuovo mondo. Stava già mirando a coltivare la vite nelle nuove terre e una podina non poteva mancare nel suo piccolo bagaglio. Sarebbero stati due, per essere sicuro.
In effetti, lo strumento divenne il suo preferito e, molto zelante, decise che solo lui poteva usarlo. Lo lasciò in eredità a Nonno Giovanni, che si recava quotidianamente solo in vigna accompagnato dall'inseparabile podina. Giovanni ha amplificato le restrizioni sull'accesso alla podina, vietando a chiunque di guardarlo. Tuti che hanno avuto il privilegio di vivere con Nonno Giovanni furono certamente rimproverati dal suono di alcuni "bestiemes" quando cercarono di avvicinarsi al "coltellino". Sono stati anche in grado di testimoniare la cura e l'affetto che ha dedicato ai vigneti che hanno risposto con uve meravigliose che presto sono state trasformate in vino delizioso.
Miracolosamente, la podina ha resistito intatto per 140 anni e dopo uno scambio di mani non ortodosso, ancora in famiglia, si è lasciato fotografare. Pertanto, possiamo apprezzare il secondo oggetto personale dell'immigrato Candido, oltre al condotto sicuro sopra, che ha resistito al tempo.






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