24 set 2008

Siamo Venuti da qui – Trentino-Alto Adige Itália.



Il Trentino-Alto Adige, in tedesco Trentino-Sudtirol, in ladino dolomita Trentin-Sudtirol, è una zona situata nel Nordest della Italia, con 990 mila abitanti e 23.607 quilometri quadrati, del qual la capitale è Trento. Fa limiti al Nord com l' Austria, al sud est con il Veneto a Sud ovest colla Lombardia e a Ovest con la Svizzera. Per causa dello statuto speciale 1972, il nome ufficiale della zona è Trentino-Alto Adige/Südtirol. Dopo la legge di modificazione costituzionale di numero 3, 18 ottobre 2001, la denominazione italo-tedesca è bene usata nell'articolo 116 della Costituzione della Repubblica Italiana. Prima 1972, la zona ha avuto il doppio nome di Trentino-Alto Adige/Tiroler Etschaland. La regione contiene due province: La Proincia Autonoma di Trento (sud) e la Provincia Autonoma di Bolzano (nord). Nella zona di Trentino-Alto Adige ci sono ter gruppi linguistichi:
Italiano: 60% della populazione.
Tedesco: 35% della populazione.
Ladino-dolomita: 5% della populazione.
Le due province che compongono la regione Trentino-Alto Adige sono troppo diverse nell'idioma. Il Tretino (Provincia autonoma di Trento) è quasi nel tutto di lingua italiana, con delle communità storiche di idioma tedesco (Mocheni e Cimbri), per'Alto Adige (Provincia autonoma di Bolzano, o Südtirol) ha la più parte di idioma tedesco, essendo soltanto 25% di lingua italiana. Nel Trentino-Alto Adige c'è presente la minoranza linguistica ladino-dolomita, la cosi chiamata Ladinia, che si allunga, anche, nel territorio del Veneto.

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Facsimile del libro di registri di Nascita/batesimi, dove c'è il registro di Candido Nicolò Pintarelli

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Dettaglio del libro

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Secondo il registro, il 21 giugno 1846. alle sette ore della mattina nasceva Candido Nicolò Pintarelli, figlio di Giovanni Battista Pintarelli e Orsola Fontanari, avendo come nonni paterni Giovanni Battista Pintarelli e Catherina Biagi e materni Nicolò Fantanari e Orsola Piva. Fu battesato il 21 agosto del medesimo anno, essendo padrini Nicolò Fontanari e Rosa Pintarelli. Fu il sesto catolico a nascere in quel anno in quella località.
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Certificato di Nascita del bisnonno Candido


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Bisnonno Candido



Candido Nicolò Pintarelli in desegno libero dallo artista Massimo Pintarelli.

Salvocondotto di Candido Nicolò Pintarelli


Questa è uma rarità vera. Chissà l'único obbietto personale che ci resta del nonno Candido. Un salvacondotto ricevuto um pò prima di imbarcare per il Brasile ( fare um clic nell'immagine per ampliare). Il documento attesta l'idoneità di Candido Pintarelli e sua buona vita. La colaborazione è del Dottore Vitor Last Pintarelli.

Salvocondotto transcritto

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Il sottoscritto attesta che Pintarelli Candido dei legittimi consorti Gio Battista e Orsola, è uomo onesto e galantuomo il quale ha sempre tenuto una buona condotta di vita e non ha mai fatto e è incapace di cattive azione; ciò sia noto a qualunque a che fare con lui. In Fede.

Dal Comune Di Castagnè li 11 luglio 1875.

Gretter Capo Comune

La Podina

Prima di recarsi definitivamente in Brasile, Candido acquistò uno strumento nella città di Rovereto (TN) che sarebbe stato estremamente utile nel nuovo mondo. Stava già mirando a coltivare la vite nelle nuove terre e una podina non poteva mancare nel suo piccolo bagaglio. Sarebbero stati due, per essere sicuro.
In effetti, lo strumento divenne il suo preferito e, molto zelante, decise che solo lui poteva usarlo. Lo lasciò in eredità a Nonno Giovanni, che si recava quotidianamente solo in vigna accompagnato dall'inseparabile podina. Giovanni ha amplificato le restrizioni sull'accesso alla podina, vietando a chiunque di guardarlo. Tuti che hanno avuto il privilegio di vivere con Nonno Giovanni furono certamente rimproverati dal suono di alcuni "bestiemes" quando cercarono di avvicinarsi al "coltellino". Sono stati anche in grado di testimoniare la cura e l'affetto che ha dedicato ai vigneti che hanno risposto con uve meravigliose che presto sono state trasformate in vino delizioso.
Miracolosamente, la podina ha resistito intatto per 140 anni e dopo uno scambio di mani non ortodosso, ancora in famiglia, si è lasciato fotografare. Pertanto, possiamo apprezzare il secondo oggetto personale dell'immigrato Candido, oltre al condotto sicuro sopra, che ha resistito al tempo.






Belgrano - La Nave

La nave a vapore che era dalla Impresa Compagnie des Chargeurs Reunis se chiamava BELGRANO. È stata costruita a Lê Havre, in Francia, e consegnato a mezzo maggio 1872. Pesava 2.131 tonelate. Fece il viaggio inaugural per il Brasile e Prata il 16 ottobrte 1872. Nel secondo viaggio, a febbraio 1873, il Belgrano trasportò per Buenos Aires, la statua in bronzo del generale Belgrano, eroe argentino, a cui la memória fu dedicato il nome de uma piazza nella capitale argentina.
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Il Viaggio

Dopo 2 mesi e 3 giorni che affrontano la paura, il disagio, la malattia e ogni sorta di privazione che possiamo immaginare in un viaggio transoceanico, fatto dalla nave a vapore in quel momento, finalmente l'America! Il 1 ° ottobre 1875, Belgrano arrivò a Rio de Janeiro portando immigrati francesi e italiani. Tra questi, Candido Nicolò Pintarelli, 29 anni, accompagnato dalla moglie Maria Cattarina Anderle, 27 anni, e dalla figlia Cattarina Fortunata, di soli due anni. Avevano iniziato il lungo viaggio in treno dalla città di Trento, nel nord Italia, il 28 agosto 1875. Attraversando il tunnel che collega l'Italia al sud della Francia, attraversarono Parigi arrivando a Havre. Da lì sono partiti in nave il 2 settembre. Hanno fatto una sosta a Lisbona e il 7 settembre sono andati in Brasile. Nuova sosta, questa volta a Bahia da dove sono partiti il ​​26 settembre. Sono arrivati ​​a Rio de Janeiro il 1 ° ottobre. Il 7 ottobre salparono di nuovo, con scalo a Santos (SP), arrivando a Itajaí (SC). Da lì, percorrendo una distanza di 42 km in carretta, raggiunsero Blumenau (SC) dove furono temporaneamente alloggiati in baracche. Dopo lo smistamento, sono andati avanti a piedi, per 47 km, tramite per Timbó (SC) e infine raggiungendo Colonia Caminho do Rodeio. Arrivarono sfiniti il ​​28 ottobre 1875 per impossessarsi del lotto 116, di 200.000 metri quadrati che era stato loro assegnato dall'Impero Brasiliano.

1.ª Pagina del Registro di Immigrazione del Belgrano


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Dettaglio della relazione di Immigranti

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Osservate che il cognome di Candido Nicolò è scritto erroneamente come Winterelli. Gli altri dati come il nome, l'età ed il registro di 3 persone (due accompanhanti) dano sicurezza che questo è sbaglio dello scrivano. Ancora, quase tutti gli altri relazionati come coltivatori sono stati mandati alle terre della località Cammino di Rodeio.
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L'Inizio

Com fede, tanto coraggio e i pochi beni che hanno potuto portarci dalla Itália, il bisnonno Candido e sua sposa Catherina si sono gettati al lavoro di “ fare la América”. Era la grande opportunità de avere um pezzo di terra, proprietà di loro, per svillupare la famiglia e concretizzare i sogni. In uma maniera pratica, sùbito, dovevano attacare la foresta tropicale, periculosa, piena di animali feroci e vipere velenose, senza dire degli indiani, bugheri, (indiani Xoklens), cosi strana per loro e costruere il ricovero. Con l'ausilio di 3294920 (trecentoventinovemila e novecentoventi réis), deduti dallo impero. Candiddo acquistò alcune ferramente e cibi. A colpi di costellacio e manara hà aperto una radura e hà costruito una cappana, fatta di legno brutto, coperta con foglie di palme, accanto al fiume che facceva il limite a ovest di sua proprietà. Fece la casina alta, su legni per diffendersi degli animali che andavano nei dintorni della nuova casa. Lui raccontava che era comune sentire, durante la notte, terribile urli di tighera. Um vicino sollicito cercava dirgli che c'erano alcune cose sbagliate costruere in quel posto, però lo sconoscimento dell'idioma non l'aiutò a capire. Dopo alcuni giorni è arrivata uma piena, tantissimo comune nella Vale del Itajaí. Candido e la famiglia si sono retirati alla soffitta della casa e sono stati ausiliati per barca dal vicino. Spaventato hà fatto la casa pià su, in um locale lontano dal fiume, dove la piena non dovrebbe arrivare. Sbaglio suo. Nuova piena, ancora più alta che l'anteriore, nuovamente hà invadito la sua residenza. Candido non si spaventò e há rifatto la casa ancora più lontana dal fiume ed in uno posto più alto, nel posto dove ancora esiste fino oggi,

Terra 116 Cammino di Rodeio

Veduta attuale della terra 116, ricevuto da Candido Nicolò Pinterelli, il 28 ottobre 1875, Rodeio – Santa Catarina.
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Perzen (PERGINE)




Nostro nonno Giovanni, o Valentino Giovanni Pintarelli, diceva sempre che suo padre (Candido Nicolò Pintarelli) era venuto da Perzen. È cosi che se dice Pergine nel nostro dialeto Trentino. Pergine Valsugana è una bella città localizzata nella Alta Valsugana, giusto nella intrata della Valle del Fersina ed accanto al lago Caldonazzo
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Mappa


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Dalla finestra di casa, si vedeva um lago...



Era cosi che il bisnonno Candido iniziava con lacrime negli occhi, descrivere il paisaggio che aveva restato nella sua mente e non mai più veduto. “ Dall´alto vedevamo um lago , troppo bello, che si congelava d´inverno”... E in questo lago congelato l´esercito veniva fare esercicii, quello che há prodoto una bella storia, raccontata dallo nonno com molte sghinazzate.( súbito rapporto intero qui)
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L'Aurora della Colonia

La colonizzazione italiana, nella antica colonia di Blumenau, hà avuto inizio il 1875, con l'arrivata il giorno 15 agosto di questo anno, del primo gruppo di 20 famiglie venute dal Tirol Austrìaco, seguendosi più due, una di 34, i 15 settembre e altra, di 60 i 20 ottobre, facendo in tutto 114 famiglie con 771 persone.
Queste prime famiglie sono state sistematizate da Direzione della Colonia, accanto li tre sentieri, i quali uscendo della frazione di Timbó, seguevano, una nella margine diritta del Fiume Rodeio e le altre due dallo sboco del fiume Fortunata, seguevano il Fiume dos Cedro. Questi tre sentieri sono stati chiamati “Cammino di Rodeio”, “Strada dei Pomerani”, e “Cammino dei Tirolesi”, essendo nelle ter più grande linee coloniali di occupazione italiana. La prima a esser occupata è stata “Cammino di Rodeio”.
Il 18 settembre 1875, nella sede della Colonia, in cerimônia semplice, il signore Blumenau a fatto il consegno officiale dei titoli di possesso ai primi venti immigrante, tutti occupanti del “Cammino di Rodeio”, consegno questo fatto per intermedio di Domenico Ferrari, residente a Blumenau e interprete officiale accanto alla Direzione della Colonia.
La data – 18 settembre – deve essere vista considerata, dunque, come la fondazione di Rodeio, per l´ideea del signore Blumenau che capiva essere la data della fondazione, la distribuizione delle prime terre e non l'arrivata degli immigranti.
Il bisnonno Candido hà ricevuto il terreno 116 nella nuova colonia.

Rodeio (SC) - Antique



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Candido Nicolò Pintarelli e famiglia


Candido Nicolò Pintarelli, sua seconda sposa Orsola Fadanelli (seduti) e 5 dei 9 figli. In piede, da sinistra alla diritta, Giovanni, Mercede, Beatrice, Chiara e Francesco (foto forse da 1912)
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Bodas de Ouro - Giovanni & Giuditta e Filhos

Seduti: Giovanni Valentino Pintarelli e Giudita. In piedi, dalla sinistra alla diritta, i figli Maximiliano, Pasqual, Mercedes, Rosina, Candido e Luiz.
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Nozze di Oro Giovanni & Giuditta e Nipoti

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Nonno Giovanni e Nonna Giuditta

Nonno Giovanni e Nonna “Giudita” in un raro momento di riposo, nel balcone della casa localizzata nel terreno 116 della Colonia, a Rodeio (SC).
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Documento Elettorale di Valentino Giovanni Pintarelli

 Documento Elettorale di Valentino Giovanni Pintarelli presumibilmente emesso nel 1913. Il documento presenta forse l'unica firma del Nonno pervenuta a noi. Gentilezza di Vitor Last Pintarelli.